COMUNIONE E INTIMITÀ CON DIO
Nel libro della Genesi (28:6-16) si parla dell’esperienza personale fatta con Dio da Giacobbe, uno dei patriarchi.
Era stato educato all’obbedienza e anche quando suo padre Isacco gli comandò di non prendere moglie tra le donne di Canaan ma di andare in Paddan – Aran a prendere in moglie una delle figlie di Labano, suo parente, fece come lui voleva e partì.
Durante il cammino Giacobbe si fermò in un luogo per trascorrervi la notte e pose sotto il suo capo una pietra come cuscino.
Sognò una scala che raggiungeva il cielo, gli angeli di Dio vi salivano e scendevano, e sulla cima c’era Dio che gli si presentò come il Dio di Abrahamo e di Isacco e gli fece delle promesse “…la terra sulla quale sei coricato la darò a te e alla tua discendenza…che sarà come la polvere della terra… e ti estenderai a ovest e ad est, a nord e a sud…e io sono con te e ti proteggerò dovunque andrai…non ti abbandonerò prima di aver fatto quello che ti ho detto” (vv. 13-16).
Dio è un Dio di esperienza, vero e vivente anche per noi.
Egli desidera avere con noi un rapporto di grande intimità, e finché non faremo una forte esperienza con Lui non potremo sfidare le avversità perché solo l’incontro col Signore può darcene la forza.
Come avvenne per Giacobbe così è per ciascuno di noi: dobbiamo poggiare il nostro capo sulla roccia che è Cristo Gesù.
Quando si dorme su un normale cuscino, la nostra testa vi lascia l’impronta, ma quando si dorme su un cuscino di pietra, è la pietra a lasciare l’impronta sul nostro capo, è Gesù la roccia che lascia l’impronta su di noi se riposiamo su di Lui per mezzo della Sua Parola!
Leghiamoci a Cristo e Dio si rivelerà nella nostra vita! Ci metterà nel cuore il desiderio di servirLo secondo i Suoi desideri e di adempiere il Suo progetto per noi.
Nella Bibbia si parla di uomini che sono divenuti grandi, proprio perché hanno avuto un forte e intimo rapporto con Dio.
Nella Genesi (5-18 s) si dice che Enok “camminò con Dio trecento anni e generò figli e figlie… Enok camminò con Dio, poi non fu più trovato perché Dio lo prese”.
Enok è figura della Chiesa, per trecento anni ebbe una forte e continua comunione col Signore, aveva familiarità con Lui e infine fu rapito in cielo.
Dio è un Padre che vuole vedere i suoi figli camminare con Lui è lì che ci aspetta, vuole vederci ripieni del desiderio di stare in intimità con Lui, lì vuole rispondere ai nostri bisogni e alle nostre richieste, e anche a noi, come a Giacobbe, dice: “ Io sono con te e ti proteggerò…non ti abbandonerò”.
Dio ci benedica con amore sincero;
pastore Michele Strazzeri