ASCOLTARE LA VOCE DI DIO

ASCOLTARE LA VOCE DI DIO

Atti 9-11,12

11 E il Signore a lui (sta parlando con Anania): Lèvati, vattene nella strada detta Diritta e cerca, in casa di Giuda, un uomo chiamato Saulo, da Tarso; POICHÉ ECCO, EGLI È IN PREGHIERA, 12 e ha veduto un uomo, chiamato Anania, entrare e imporgli le mani perché ricuperi la vista.

Possiamo citare molti passi della scrittura che parlano della preghiera, di cosa essa sia e di come sia importante nella vita di ogni credente.

Se la preghiera non è nella vita di un cristiano, egli è un “cristiano senza Cristo”.

La preghiera è non solo l’arma con cui vediamo la Sua gloria scendere nella vita di quanti Lo invocano, ma è il mezzo che ci tiene uniti a Lui.

Nel vangelo di Giovanni capitolo 17 troviamo la preghiera di Gesù con il Padre, quanto di più meraviglioso si possa scoprire. In v.1 inizia: “e levati gli occhi al cielo…” la prima cosa che Gesù fa è il riconoscere la grandezza di Dio, la Sua superiorità.

Basta vedere come la Sua Parola ci dica della presenza di Dio, dall’Antico Testamento al Nuovo vediamo che il “cielo” è sempre presente. 

Gen 21:17 Dio udì la voce del ragazzo e l’angelo di Dio chiamò Agar dal cielo e le disse: «Che hai, Agar? Non temere, perché Dio ha udito la voce del ragazzo là dov’è.

 

Gen 22:11 Ma l’angelo del SIGNORE lo chiamò dal cielo e disse: «Abraamo, Abraamo!» Egli rispose: «Eccomi». 

Gen 22:15 L’angelo del SIGNORE chiamò dal cielo Abraamo una seconda volta, e disse: 

Gen 26:4 Moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e darò alla tua discendenza tutti questi paesi; tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza,

De 31:28 Radunate presso di me tutti gli anziani delle vostre tribù e i vostri ufficiali; io farò loro udire queste parole e prenderò a testimoni contro di loro il cielo e la terra.

 

IL CIELO È LA SUA DIMORA:

De 26:15 Volgi a noi lo sguardo dalla tua santa dimora, dal cielo, e benedici il tuo popolo, Israele, e la terra che ci hai data, come giurasti ai nostri padri, terra dove scorre il latte e il miele». 

Is 66:1 Così parla il SIGNORE:

«Il cielo è il mio trono

e la terra è lo sgabello dei miei piedi;

 

EGLI ASCOLTA DAL CIELO:

1Re 8:32 tu ascolta dal cielo, agisci e giudica i tuoi servi; condanna il colpevole, facendo ricadere sul suo capo i suoi atti, e dichiara giusto l’innocente, trattandolo secondo la sua giustizia.

Abbiamo posto enfasi al cielo perché la prima cosa che dobbiamo fare nell’andare in preghiera è riconoscere chi Egli è che Egli è al disopra di ogni cosa; il Padre Nostro inizia “che Sei nei cieli”.

E dopo che Egli rivolge il Suo essere verso il Cielo si sprigiona una preghiera D’AMORE che esalta il Suo Dio e l’amore verso quanti il Padre gli ha dati: la vita Eterna mediante il Cristo v.3

Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo,

 Il Suo Padre v.5, il riconoscere la fondamentale importanza del manifestare chi Egli è v.6

Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dati dal mondo.

Qui c’è una preghiera piena di un intenso amore verso Dio e verso coloro che Egli ha scelto.

Tutto questo meraviglioso colloquiare tra un figlio e un padre nasce dopo aver alzato gli occhi verso il cielo.

Non vi sono complesse espressioni, non vi troviamo altezzosi discorsi filosofici, troviamo solo un dialogo di amore del nostro Salvatore, del Suo amore per i riscattati dei quali sa che solo uniti al Padre posso stare al sicuro.

Ma torniamo al versetto 11 e 12 di Atti 9, la Sua Parola ci dice qualcosa di meraviglioso: Paolo è in preghiera, è una preghiera di richiesta? Di domande? No essa è una preghiera di ASCOLTO (v.12 ha visto in visione un uomo). E’ in quella dolce attesa, in quell’intima conversazione con il Suo Dio e lì, che Egli comincia il suo straordinario percorso con Dio.

È proprio nell’ascolto che inizia la sua reale esperienza con Dio. Non inizia nella folgorazione sulla via di Damasco, lì vi è l’adempimento della Sua Parola che dice non siete voi che avete scelto me ma sono io che ho scelto voi. Giovanni 15:16

È in quell’ascolto che inizia quel rapporto di intimità e rivelazione che gli consentirà di essere guidato fino all’ultimo giorno della sua vita su questa terra (riceve che Anania sarebbe andato da lui).

È da questo attendere la Sua voce che avrà la gioia e l’onore di “essere rapito fino al terzo cielo” (2Cor 12:2)

E nell’ascoltare Dio che sarà usato da Lui.

In gran parte del Nuovo Testamento Dio si usa di Paolo per parlare alla Sua Chiesa.

C’è una profonda necessità di portare le nostre vite a saper ascoltare la Voce del nostro Signore.

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