PORTE APERTE “NIGERIA: LA SPERANZA CHE NON SVANISCE”
NELLA FOTO: Kwate, una delle vedove cristiane di Dzangola.
Dzangola è un remoto villaggio a nord est della Nigeria, situato nello stato di Adamawa, tra natura incontaminata e infinite colline. La posizione remota in cui è posizionato gli dona bellezza e allo stesso tempo lo rende un facile bersaglio per i gruppi militanti di matrice islamica come i Boko Haram. Le vedove cristiane che lo abitano conoscono la violenza e il costo della persecuzione.
Recentemente abbiamo incontrato Kwate, una di queste vedove, che ci ha raccontato dei 3 attacchi di Boko Haram avvenuti tra il 2014 e il 2017 al suo villaggio: “Mio marito è stato ucciso nel primo di questi”, condivide, “Prima che io riuscissi a scappare, gli aggressori lo hanno spinto e rinchiuso in una stanza. Tutti gridavamo”.
Poi, in un momento di confusione, Kwate è riuscita a fuggire accovacciandosi dietro una catasta di legna: “Mi hanno cercata ma non mi hanno vista”, ha detto. Pochi istanti più tardi la sua casa, con ancora all’interno il marito, è stata data alle fiamme. Kwate ci ha fatto avvicinare a un mucchio di ferraglia bruciata dicendo: “Qui è dove è stato ucciso e questa è la porta della stanza dove era rinchiuso”.
Sono molte le sfide che Kwate ha dovuto affrontare a causa di questa triste vicenda: “Nel pomeriggio sono serena”, condivide, “ma quando arriva la notte e ricordo ciò che è accaduto a mio marito comincio a piangere. Non ho mai dato però la colpa a Dio”.
Kwate frequenta i programmi per la cura dei traumi condotti da Porte Aperte/Open Doors. “C’è una donna che viene a visitarci ogni domenica, con lei leggo la Bibbia e prego insieme alle altre vedove”. Quando le chiediamo riguardo agli assassini del marito Kwate fa una lunga pausa, poi dice: “Posso perdonarli, li ho perdonati”.
Come anziana vedova, Kwate sta facendo del suo meglio per continuare a provvedere a se stessa: “Coltivo la terra e mi nutro con quel poco che riesco a ottenere. Dio non ha permesso loro di uccidermi, mi ha risparmiata e mi sta sostenendo, per questo continuerò a lodarlo!”.
In Nigeria, il sentimento di ostilità verso i cristiani viene spesso incoraggiato dagli insegnamenti e dalla pratica dell’integralismo islamico. I gruppi militanti di matrice islamica come Boko Haram e i pastori Fulani rappresentano i principali responsabili della persecuzione dei cristiani nel nord del Paese e nella regione del Middle Belt. La Nigeria si trova alla posizione numero 12 della World Watch List, il rapporto annuale sulla libertà religiosa dei cristiani nel mondo.
Provvedi cura dei traumi per un credente
Raja è giunta ad avere familiarità con le minacce di morte contro di lei e contro i membri della sua chiesa, ma quando ha trovato il suo pastore mutilato e abbandonato sul marciapiede, ha capito che era tempo di mettersi in salvo. “Mi sono spaventata a morte”, ci ha confidato Raja.
Con 70 euro puoi aiutare le persone come Raja a riappropriarsi di una vita normale donando la cura e il supporto di cui necessitano per uscire dall’orrore e dalle ferite ad esso connesse.