COMPASSION “EL SALVADOR: UNA BIBBIA PIÙ FORTE DELLA VIOLENZA”

COMPASSION “EL SALVADOR: UNA BIBBIA PIÙ FORTE DELLA VIOLENZA”

In El Salvador, uno dei paesi più violenti del pianeta, Gerardo ha scelto la via della pace grazie alla lettura della Bibbia e alla sua fede.

El Salvador. Uno dei Paesi più piccoli e al tempo stesso più violenti del pianeta. Una terra considerata letale, una terra da evitare. Le statistiche delle violenze sono impressionanti. Basti pensare che, in media, vengono assassinate 12 persone al giorno.

Nel “triangolo del Centro America” migliaia di ragazzi dei quartieri più poveri diventano affiliati  o dal lato opposto, vittime delle pandillas, bande dedite a rapine, violenza e narcotraffico.

In questo contesto, coi nostri centri e con le chiese partner, lottiamo ogni giorno per dare ai bambini e ai ragazzi più vulnerabili un’alternativa alla criminalità. Non è una sfida semplice da affrontare, come conosce bene Gerardo.


Vive con la sua famiglia in una casa di lamiera a Berlin un villaggio ai piedi dei monti. Alla tenera età di 8 anni, entrò per la prima volta nel centro Compassion.

In quel luogo di pace, oltre a ricevere cure, cibo e aiuto per lo studio, fece il suo primo incontro con la Bibbia – un dono speciale ricevuto dalle mani degli insegnanti del centro Compassion.

Una fede incrollabile. Anche nei momenti più difficili.

“Ho sempre amato memorizzare i brani della mia Bibbia. Non sapevo ancora perché, ma i miei insegnanti mi hanno sempre incoraggiato a farlo, perché nel momento più impensato le parole giuste avrebbero fatto breccia nel cuore degli altri”.

La fede che muove il cuore di Gerardo lo ha aiutato nella sua prima, grande prova – un momento di incredibile tensione.

Un giorno, mentre camminava per le strade del villaggio, venne avvicinato da due uomini armati.

“Morirai oggi”, gli dissero, prima di costringerlo a inginocchiarsi. I loro volti erano coperti da passamontagna. Gli mostrarono una foto e poi gli gridarono: “Questo sei tu e oggi ti uccideremo”.

Gerardo ricorda ancora quei terribili istanti:

Ero in ginocchio, con le mani dietro la schiena. Non sapevo perché volessero uccidermi, ma chiesi a quegli uomini di darmi un’ultima possibilità.

“Chiusi i miei occhi e iniziai a pregare, citando a memoria alcuni versetti che parlavano dell’amore di Dio”.

“Quando riaprii i miei occhi, non riuscivo a credere a quello che era appena successo. Quei due uomini avevano gettato le pistole a terra. Mentre mi chiedevano perdono, iniziarono a piangere. Pregai per loro, perché avevano bisogno di Dio”.

 

Gerardo è stato coraggioso  e Dio l’ha protetto.

È bastata una semplice Bibbia (e tanti incoraggiamenti) per fare la differenza nella vita di questo ragazzo.

“Ho sempre sognato di voler diventare un dottore e sono certo che il Signore mi sorprenderà. Qualunque cosa accada, mi fido di Lui. La sua Parola mi incoraggia ogni giorno ad amare il mio prossimo”.

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