PORTE APERTE “LA VIOLENZA IN NIGERIA SI INTENSIFICA E I GRUPPI ARMATI SI ALLEANO”

PORTE APERTE “LA VIOLENZA IN NIGERIA SI INTENSIFICA E I GRUPPI ARMATI SI ALLEANO”

NELLA FOTO: Chiesa bruciata in Nigeria

Sono quasi 2.000 le persone uccise nei primi tre mesi del 2022 e più di 8 milioni quelle in estremo bisogno di ricevere aiuti umanitari. Questi i dati riportati dall’ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari in riferimento alla Nigeria.

Tra il 1° gennaio e il 31 marzo, 1.884 vite sono state spezzate da attacchi di gruppi islamici come Boko Haram e ISWAP (Stato Islamico della provincia dell’Africa occidentale), dai pastori Fulani e da bande armate.

L’agenzia di ricerca SBM Intelligence, basandosi sui rapporti pubblicati dai media locali, ha affermato essere il nord ovest il più colpito, con 782 persone uccise.

Martedì 19 aprile, almeno 20 persone hanno perso la vita o sono rimaste ferite in un attacco rivendicato dall’ISWAP, in un mercato di Iware, città dello stato di Taraba. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa britannica Reuters, citando una dichiarazione del gruppo islamico,“i soldati del califfato della Nigeria centrale hanno attaccato un raduno di cristiani infedeli.

Solo la settimana prima, domenica 10 aprile, i Fulani avevano attaccato 10 comunità nello Stato di Plateau, uccidendo più di 150 persone.

“[Nel centro nord] la questione sicurezza è altamente precaria”, affermano i rapporti di tre organizzazioni non governative che conoscono la regione. “Si prevede che le tensioni in campo religioso si intensificheranno con l’avvicinarsi delle elezioni del 2023”.

“I recenti attacchi contro un treno che viaggiava dalla capitale Abuja verso l’aeroporto internazionale di Kaduna, così come gli scontri con le forze governative, mostrano una evidente collaborazione tra i diversi gruppi islamici violenti”, afferma F.V., direttore del dipartimento di ricerca di Porte Aperte/Open Doors.

L’aumento della violenza ha spinto milioni di persone a lasciare le proprie case per darsi alla fuga.

Secondo l’ONU: “più di 8,4 milioni di nigeriani, nella sola regione nord orientale del Paese, necessitano ora di assistenza umanitaria e la metà di loro affronta una seria crisi alimentare”.

Nel mezzo della violenza generale, i cristiani sono spesso colpiti a motivo della loro fede. Quest’anno la Nigeria è salita di due posizioni nella nostra World Watch List, raggiungendo il settimo posto tra i Paesi in cui è più pericoloso vivere come cristiani.


Porte Aperte Italia

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