REP. DEM. CONGO: 17 CRISTIANI MORTI A SEGUITO DI ATTENTATO A UNA CHIESA
NELLA FOTO: Momenti immediatamente successivi all’attacco
Domenica 15 gennaio, nel mezzo della celebrazione della funzione religiosa, un ordigno è esploso all’interno della chiesa pentecostale di Kasindi, Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo, provocando 17 morti e decine di feriti.
Il portavoce militare Antony Mualushay ha dichiarato in un comunicato stampa che “i servizi di sicurezza hanno preso il controllo del luogo e i feriti sono stati evacuati nelle strutture sanitarie locali”.
Secondo Reuters, l’attacco è stato rivendicato dallo Stato Islamico, al quale dal 2019 sono affiliate le Forze Democratiche Alleate (ADF).
Nato come gruppo ribelle islamico in Uganda, dalla fine degli anni ’90 ADF agisce anche nella Repubblica Democratica del Congo ed è sospettato di essere l’autore di diversi attacchi ai villaggi cristiani del nord-est del Paese, prendendo di mira in modo particolare i leader di chiesa.
Ecco un video in cui uno dei responsabili della chiesa colpita domenica ci riportava quanto stesse accadendo poco dopo l’attacco – traduzione in italiano sotto al video.
TRADUZIONE:
Sono un pastore della chiesa 8e CEPAC Lubiriha.
A Kasindi Stavamo svolgendo il nostro culto all’aperto alla chiesa 8e CEPAC.
È esplosa una bomba.
Una bomba piazzata da terroristi che non abbiamo ancora identificato.
Ha ucciso più di 9 persone e ne ha ferite oltre 30.
La funzione si è conclusa nel caos.
Tutti hanno iniziato a fuggire da ogni parte.
Siamo qui, il pastore è vivo, io sono vivo, tutti i leader della chiesa sono vivi.
Ma diversi membri della nostra chiesa sono stati gravemente feriti e molti sono morti.
Pregate per noi.
Ricordiamo quello che ci avete detto, che siamo sotto la minaccia di una indicibile persecuzione.
Oggi siamo seriamente perseguitati.
Questa mattina abbiamo battezzato più di 62 persone.
Sì, dico davvero, erano 62.
Domani (lunedì), avevamo in programma di battezzarne altre 10.
Crediamo che il motivo di questo attacco sia proprio il fatto che ci sono così tanti nuovi credenti.
SOSTIENI I CRISTIANI PERSEGUITATI