COLPO DI STATO IN NIGER: CHIEDIAMO PREGHIERA!
NELLA FOTO: scontri nella città di Niamey (2015)
“Questo colpo di Stato aprirà inevitabilmente le porte a un incremento degli attacchi da parte degli estremisti islamici contro la comunità cristiana locale”, afferma un esperto di Porte Aperte/Open Doors per la regione. “
Stiamo per assistere a una nuova era di incertezza, poiché i gruppi radicali sfrutteranno al massimo l’insicurezza nel Paese. Si tratta di uno sviluppo inatteso, poiché il Niger è stato a lungo un rifugio sicuro, anche per persone provenienti dalle Nazioni circostanti. Un’isola di pace in una regione in forte subbuglio”.
A poco più di una settimana dalla conferma del colpo di Stato in Niger, con la proclamazione del generale Abdourahmane Tchianithe come nuovo leader del Paese, la situazione rimane tesa. Per questo chiediamo con urgenza preghiera.
Martedì 1° agosto, il generale di brigata Abdourahamane Tchianithe, presidente del Consiglio Nazionale per la Salvaguardia della Patria (CNSP), istituito dalla giunta militare attualmente al potere, ha incontrato diversi leader socioeconomici e religiosi del Paese, tra cui anche cristiani, presso il palazzo presidenziale.
Attualmente, diversi cittadini stranieri, tra cui anche alcune decine di italiani, sono stati evacuati (qui un video di AP News che mostra l’arrivo di un aereo militare a Roma, lo scorso 3 agosto, con a bordo 99 persone provenienti dal Niger).
Secondo quanto riportato dallo stesso AP News, il CNSP e i movimenti della società civile hanno invitato i cittadini a mobilitarsi nella capitale Niamey per lottare per la libertà e respingere le interferenze straniere.
“Stiamo parlando della partenza immediata di tutte le forze straniere”, ha dichiarato Mahaman Sanoussi, coordinatore ad interim del movimento civile M62. “[Ci mobiliteremo] contro ogni forma di minaccia, per continuare la lotta per la sovranità del popolo. La dignità del popolo nigerino sarà rispettata da tutti, senza eccezioni”.
Il colpo di Stato, come si poteva prevedere, ha avuto implicazioni negative sul Paese e sui suoi cittadini. L’ECOWAS, la Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale, che coinvolge 15 Paesi della regione, tra cui il Niger, applica ora sanzioni elevate a chi importa nel Paese, imponendo il blocco di tutti i movimenti commerciali con la Nazione e il congelamento dei suoi beni presso la banca centrale regionale.
Secondo il distributore di energia elettrica locale, notizia non ancora confermata dal Paese in questione, la Nigeria avrebbe interrotto la fornitura di elettricità lasciando la popolazione nigerina al buio.
Chiediamo di pregare per i continui disordini e per gli attacchi ai cristiani che rischiano ora di avvenire nel totale silenzio, specialmente quando rivolti a cristiani ex-musulmani. Inoltre, chiediamo di pregare per la saggezza dei leader cristiani, affinché il loro dialogo con il CNSP alimenti un clima di pace in un momento di grande incertezza.