COREA DEL NORD: MENTRE IL PARTITO COMMEMORA LA SUA FONDAZIONE, I CRISTIANI CONTINUANO A LOTTARE

COREA DEL NORD: MENTRE IL PARTITO COMMEMORA LA SUA FONDAZIONE, I CRISTIANI CONTINUANO A LOTTARE

NELLA FOTO: propaganda in Corea del Nord

Storia del Partito dei Lavoratori di Corea

Il PLC, fondato da Kim Il-sung con il sostegno dell’Unione Sovietica dopo la II Guerra Mondiale, è attualmente la principale forza politica del paese. Esso controlla tutti gli aspetti del governo, della società e della vita militare in conformità con l’ideologia di stato del Juche (autosufficienza). La missione centrale del Partito è sempre stata quella di guidare lo sviluppo socialista della Corea del Nord, con la famiglia Kim al centro. Nel corso del tempo, la leadership del partito è passata da Kim Il-sung al figlio Kim Jong-il, e ora al nipote Kim Jong-un.

Il significato del Giorno della Fondazione del Partito

Il Giorno della Fondazione del Partito non è soltanto una commemorazione storica, ma anche una celebrazione dell’influenza e della leadership durature del PLC, che serve a ricordare il ruolo centrale del Partito nello sviluppo socialista e politico della nazione. La giornata viene utilizzata per riaffermare la lealtà alla leadership, in particolare alla famiglia regnante Kim, che è vista come custode dello spirito rivoluzionario e della purezza ideologica del paese. E in tutto questo, il cristianesimo è visto come una minaccia.

La resistenza dei cristiani

Prima dell’occupazione sovietica, quando la Corea era sotto il dominio giapponese (1905 – 1945), i cristiani resistevano con coraggio, scegliendo la prigionia o la morte piuttosto che rinunciare alla fede. Dopo la II Guerra Mondiale, con la divisione del paese, il PLC, sostenuto dai sovietici, iniziò a perseguitare pesantemente le opposizioni, inclusi i cristiani.

L’intensificazione della persecuzione

La persecuzione si intensificò con la guerra di Corea del 1950, che portò alla cancellazione delle comunità cristiane e all’uccisione di molti leader religiosi.

Kim Il-sung e il suo partito consolidarono il potere, trasformando la Corea del Nord in uno stato a partito unico, relegando il cristianesimo nell’ombra. Le chiese furono chiuse o trasformate in strutture per la propaganda del regime. 

La situazione attuale dei cristiani in Corea del Nord

Oggi, si stima che ci siano tra i 300.000 e i 500.000 cristiani nel paese, tutti costretti a praticare la loro fede in segreto. L’assenza di una presenza cristiana visibile è evidente: oltre a quattro chiese di facciata, dove il regime permette solo un’attività controllata. Ogni forma di culto è proibita. Chiunque venga scoperto leggere la Bibbia o ascoltare musica cristiana, è soggetto a severe punizioni.

Il controllo oppressivo del governo

La Corea del Nord si trova alla posizione numero 1 della World Watch List di Porte Aperte. Il fatto che i cristiani in Corea del Nord siano costretti a vivere la propria fede in clandestinità è un chiaro indicatore del controllo oppressivo del governo. Le testimonianze di coloro che riescono a fuggire parlano di torture, esecuzioni e arresti arbitrari. Le famiglie cristiane sono spesso etichettate come “ostili” e segregate in aree remote del paese.


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