DIO DÀ PIÙ DI QUANTO HA TOLTO
Giovanni 2:1-10
1 Tre giorni dopo, si fecero delle nozze in Cana di Galilea, e c’era la madre di Gesù. 2 E Gesù pure fu invitato co’ suoi discepoli alle nozze. 3 E venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: Non han più vino. 4 E Gesù le disse: Che v’è fra me e te, o donna? (Letteralmente COSA ABBIAMO A CHE FARE IO E TE?) L’ora mia non è ancora venuta. 5 Sua madre disse ai servitori: Fate tutto quel che vi dirà. 6 Or c’erano quivi sei pile di pietra, destinate alla purificazione de’ Giudei, le quali contenevano ciascuna due o tre misure. 7 Gesù disse loro: Empite d’acqua le pile. Ed essi le empirono fino all’orlo. 8 Poi disse loro: Ora attingete, e portatene al maestro di tavola. Ed essi gliene portarono. 9 E quando il maestro di tavola ebbe assaggiata l’acqua ch’era diventata vino (or egli non sapea donde venisse, ma ben lo sapeano i servitori che aveano attinto l’acqua), chiamò lo sposo e gli disse: 10 Ognuno serve prima il vin buono; e quando si è bevuto largamente, il men buono; tu, invece, hai serbato il vin buono fino ad ora.
1 PUNTO
v.5 …Fate tutto quel che vi dirà:
FARE QUELLO CHE LUI CI DICE.
Abbiamo il bisogno nonché il desiderio di vedere Dio operare nella nostra vita e intorno a noi, ma spesso capita che perdiamo di vista un aspetto profondamente importante e fondamentale: DOBBIAMO FARE QUELLO CHE LUI CI DICE.
Avviene troppo frequentemente che dopo un po’ di tempo, tendiamo ad avere una relazione con Dio fatta anteponendo noi stessi, con i nostri pensieri e “cerchiamo di anteporre alla Sua volontà i nostri vani ragionamenti”
1 Corinzi 3:18-20
Nessuno s’inganni. Se qualcuno fra voi s’immagina d’esser savio in questo secolo, diventi pazzo affinché diventi savio; 19 perché la sapienza di questo mondo è pazzia presso Dio. Infatti è scritto: Egli prende i savî nella loro astuzia; 20 e altrove: Il Signore conosce i pensieri dei savî, e sa che sono vani.
Abbiamo bisogno di ritornare a una vera dipendenza da Dio, e quello che abbiamo appena letto lo dice in modo chiaro: non c’è intercessione di uomo, non c’è possibilità alcuna di vedere Dio operare se non con UN PROFONDO E DIRETTO RAPPORTO CON LUI che ci porti A SAPERLO ASCOLTARE.
Nell’ascoltare le parole del nostro Maestro vediamo la Sua gloria, i discepoli prima e la moltitudine non di certo avrebbero mangiato con:
- 5 pani e 2 pesci Matteo 14:17
- 7 pani e pochi pescetti Matteo 15:34
Se i servitori, come abbiamo letto all’inizio, non avessero ascoltato Gesù non ci sarebbe stato vino.
Nella Sua Parola troviamo il Nostro Dio che guida il Suo popolo IN UN MODO NON APPROSSIMATIVO MA SPECIFICO.
Alcuni esempi:
- La presa di Gerico (Giosuè c.5 e c.6)
- La presa di Ai (Giosuè c.8 v.2)
Dio richiede questo tipo di rapporto per poter manifestare la Sua gloria nella nostra vita .
2 PUNTO
Ora attingete, e portatene al maestro di tavola. ED ESSI GLIENE PORTARONO.
FEDE.
Saperci fidare di Lui.
Io provo a immaginare questi servitori che si sentono dire portatene al maestro di tavola, sapendo che lì dentro vi fosse acqua (avevano riempito loro le pile di pietra).
Ma questi servi fanno quanto Gesù comanda, la Sua Parola è chiara e non ci dice che loro abbiano detto nulla.
Abbiamo la necessità di fidarci di Lui; abbiamo bisogno di mettere da parte i nostri pensieri carnali perchè Dio si muove in un modo che solo se lo Spirito Santo vive liberamente in noi possiamo comprendere.
Matteo 16:15-17
15 Simon Pietro, rispondendo, disse: 16 Tu sei il Cristo, il Figliuol dell’Iddio vivente
17 E Gesù, replicando, gli disse: Tu sei beato, o Simone, figliuol di Giona, perché non la carne e il sangue t’hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è ne’ cieli.
3 PUNTO
Empite d’acqua le pile. Ed essi le empirono fino all’orlo.
Dio non dà la Sua gloria ad altri, nella tua vita. (Isaia 42:8 Io sono l’Eterno; tale è il mio nome; e io non darò la mia gloria ad un altro, né la lode che m’appartiene agl’idoli).
Gesù fa riempire le pile di pietra fino all’orlo affinché nessuno potesse pensare che fosse del vino “allungato”.
Dio fa la stessa cosa nella nostra vita, permette che determinate situazioni possano arrivare a punti per noi al limite affinché quando Lui si manifesta nessuno possa pensare che non sia stato Egli stesso a operare.
4 PUNTO
E questo è il punto della manifestazione della grandezza e dell’amore di Dio.
Forse guardando indietro abbiamo visto che stavamo meglio, che nel tempo che abbiamo perso, la nostra condizione è peggiorata e pensiamo di essere rimasti “senza vino”.
chiamò lo sposo e gli disse: 10 Ognuno serve prima il vin buono; e quando si è bevuto largamente, il men buono; tu, invece, HAI SERBATO IL VIN BUONO FINO AD ORA.
Ti voglio dire che se Dio ha permesso che tu restassi “senza vino” è perché ora tu ne abbia di più e di qualità migliore.