“IL GOVERNO DELLA NIGERIA CONCORDA: I TERRORISTI ISLAMISTI PRENDONO DI MIRA I CRISTIANI”
Cristiani nigeriani durante una marcia contro la persecuzione
L’obiettivo di Boko Haram e ISWAP è “dividere i cristiani dai musulmani”, ha dichiarato l’amministrazione Buhari.
Il governo nigeriano ora è d’accordo con ciò che i leader delle varie chiese denunciano da anni: i cristiani sono il bersaglio del terrorismo jihadista.
Problema attuale
“In seguito a un recente e rinnovato assalto dei nostri instancabili militari contro Boko Haram e i loro alleati ISWAP (Provincia dell’Africa occidentale dello Stato islamico) gli insorti hanno apparentemente cambiato la loro strategia”, ha recentemente affermato Lai Mohammed, ministro dell’informazione e della cultura, durante una conferenza stampa.
“Hanno iniziato a colpire cristiani e i loro villaggi per un motivo specifico, che è quello di innescare una guerra religiosa e gettare la nazione nel caos”.
“Sì, Boko Haram prende di mira singoli cristiani. In tal modo, il loro obiettivo sono tutti i nigeriani e il loro scopo è quello di dividere i cristiani dai musulmani. Quello che Boko Haram cerca e ha sempre cercato di fare è di creare una profonda frattura tra cristiani e musulmani in Nigeria” ha ribadito il ministro dell’informazione Mohammed durante un’intervista.
Mirando ai cristiani, cercano di diffondere la falsità secondo cui il governo nigeriano eletto democraticamente non si preoccupa di proteggerli mentre, prendendo di mira i musulmani “moderati”, cercano di diffondere la falsità secondo cui i terroristi stessi seguono integralmente gli insegnamenti islamici a differenza dei musulmani che prendono di mira.
- Il Global Terrorism Index afferma che la Nigeria è il terzo paese più pericoloso dopo Afghanistan e Iraq.
- Open Doors calcola che oltre 7000 cristiani nigeriani sono stati uccisi a causa della loro fede negli ultimi tre anni, inclusi 1.350 martiri nel 2019.
- CAN (Associazione Cristiana della Nigeria) riferisce che 900 chiese nel nord della Nigeria sono state distrutte.
“La dichiarazione del governo rappresenta un progresso straordinario, perché la Nigeria ha bisogno di camminare nella verità in tempi così difficili. L’obiettivo dei terroristi è quello di ripulire etnicamente la Nigeria settentrionale dai suoi cristiani e uccidere tutti i musulmani che si oppongono al loro scopo”, ha affermato Gideon Para-Mallam, ex ambasciatore dell’Africa con sede a Jos per l’International Fellowship of Evangelical Students.
Se le cose non cambiano immediatamente, intere regioni della Nigeria potrebbero presto diventare il luogo più pericoloso del pianeta.
A dicembre, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha aggiunto la Nigeria alla sua lista di controllo speciale per i paesi che hanno intrapreso o tollerato gravi violazioni della libertà religiosa.
Nel suo ciclo di indagini del 2016-2018, Afrobarometer (una rete di ricerca indipendente che analizza vari aspetti in materia economica, politica e sociale in Africa) ha scoperto che il 73% dei nigeriani crede che alcuni o la maggior parte degli alti funzionari del governo federale sostengano o assistano gruppi estremisti.
La cosa migliore che musulmani, cristiani e altri leader religiosi in Nigeria e in tutto il mondo possano fare è cercare di stare insieme mostrando solidarietà con le vittime, invece di guardarsi con sospetto e inimicizia gli uni con gli altri.
Ma secondo John Hayab, pastore battista e vicepresidente della CAN di 19 stati del nord della Nigeria (la maggior parte dei quali a maggioranza musulmana), non tutti i leader musulmani collaborano; i terroristi minacciano molti di quelli che vorrebbero parlare in difesa dei cristiani, mentre altri usano il messaggio di odio a scopo politico.
“Stanno cercando di farci vivere nella paura e non identificarci pubblicamente come cristiani. Non è solo per dividere i nigeriani, ma per eliminare il cristianesimo e fermare l’evangelizzazione” ha dichiarato.
Alcuni nella sua zona hanno iniziato a indossare abiti musulmani per confondersi. I giovani evangelisti hanno lasciato il loro paese. E negli ultimi 12 mesi sono stati pagati dai cristiani ingenti somme di riscatto per garantire la liberazione dei prigionieri: ciò che vogliamo vedere ora sono passi concreti per trovare soluzioni, perché il nostro grido è sempre stato legittimo”.
Il governo nigeriano ora ha ammesso il problema.
“Né i nigeriani né la comunità internazionale dovrebbero confondere le intenzioni del governo nigeriano, che è impegnato in modo completo, risoluto e in piena unità, per difendere il diritto alla vita di tutti i cittadini”, ha dichiarato Mohammed, ministro dell’informazione.
“E ogni individuo ha il diritto di seguire la fede scelta”.