LA FEDE DEI MINUZZOLI
Quand’ecco una donna cananea di quei’ luoghi venne fuori e si mise a gridare: Abbi pietà di me, Signore, figliuol di Davide; la mia figliuola è gravemente tormentata da un demonio. 23 Ma egli non le rispose parola. E i suoi discepoli, accostatisi, lo pregavano dicendo: Licenziala, perché ci grida dietro. 24 Ma egli rispose: Io non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa d’Israele. 25 Ella però venne e gli si prostrò dinanzi, dicendo: Signore, aiutami! 26 Ma egli rispose: Non è bene prendere il pan dei figliuoli per buttarlo ai cagnolini. 27 Ma ella disse: Dici bene, Signore; eppure anche i cagnolini mangiano dei minuzzoli (briciole NR) che cadono dalla tavola dei lor padroni. 28 Allora Gesù le disse: O donna, grande è la tua fede; ti sia fatto come vuoi. E da quell’ora la sua figliuola fu guarita.
La consapevolezza di chi è Dio.
Si, è da qui che sento di iniziare.
Sento da parte di Dio una domanda: “La Sua chiesa ha la piena consapevolezza di chi Egli è?”.
Qui c’è una donna che ha una figlia nelle mani del diavolo e la Sua Parola ci dice che la tormentava.
Corre a Gesù, questo lo vediamo con maggiore attenzione dopo, ma ora vogliamo permettere alla Sua Parola di dirci cosa accade in seguito a questo grido.
Vogliamo vedere i versetti 23: Ma egli non le rispose parola.
E il versetto 26: Ma egli rispose: Non è bene prendere il pan dei figliuoli per buttarlo ai cagnolini.
Non credo che nel N.T. si trovi altro evento che racconti che Gesù ignori un grido e dia una risposta apparentemente tanto dura e fredda.
Eppure in questa circostanza Lui lo fa.
Ma perché?
Di certo oggi noi sappiamo per esperienza personale quanto immenso e imperscrutabile sia il Suo Amore.
Ma perché al grido di questa donna Egli si pone con un simile atteggiamento?
Gesù in questo modo sta operando non solo a favore di questa donna, non solo per i presenti, ma per tutti quelli (noi compresi) che assistono direttamente e indirettamente a questo evento.
Egli sta dimostrando in modo pratico e tangibile quanto aveva descritto e insegnato del granello di senapa Matteo 13:31 .
Si, questa donna è la “materializzazione” del granello di senapa.
Quelle parole così dure sembrano trasmette un totale disinteresse:
- verso lei
- verso una bambina che è tormentata
- verso un apparente indifferenza al dolore che in questo caso è doppio
- verso una madre che vede la propria figlia devastata da qualcosa che va oltre l’umano (demonio)
- verso il dolore della bambina.
Che incontro tremendo questa donna ha con il Maestro, non è di certo quello che ha udito e che le è stato raccontato di Lui.
Non c’è nel primo incontro con Gesù quell’amore, quella sensibilità e quella risoluzione di cui lei ha tanto sentito parlare.
Cosa avremmo pensato e fatto davanti a un incontro di questo tipo?
Quante volte per molto meno abbiamo messo in discussione Dio nella nostra vita?
Quante volte lo abbiamo posto sul “banco degli imputati”?
Questa donna non fa nulla di tutto questo, anzi la Bibbia ci dice che lei gridava con insistenza.
Nella Bibbia, nel N.T. troviamo altri due eventi che parlano di uomini che gridano:
- Il cieco di Gerico Marco 10:47
- E l’ingresso di Gesù a Gerusalemme Giovanni 12:13
Ma il suo grido non è quello dei passi prima citati, questo è un grido diverso.
Qui non c’è l’interesse di Gesù alla richiesta di attenzione che lei fa attraverso il gridare, anzi la Parola ci dice in modo chiaro v.23 Egli non le rispose parola.
Gesù la ignora in un modo tale da richiedere l’intervento dei discepoli, i quali non per amore ma per stanchezza del suo gridare chiedono che le faccia grazia v.23 Licenziala, perché ci grida dietro.
In questo passo c’è la concretizzazione di diverse parabole che Dio ci dà: vediamone due.
Abbiamo fin qui intravisto la parabola del granello di Senapa Matteo 13:31.
Qui troviamo quanto scritto in Luca 18:7 “La parabola del giudice iniquo”
E Dio non farà egli giustizia ai suoi eletti che giorno e notte GRIDANO a lui, e sarà egli tardo per loro?
Questa donna non cessa di gridare, ha la capacità di portare a un punto di esasperazione quanti le sono accanto, ma non Gesù .
Dio, che conosce il cuore e il pensiero di ogni uomo, conosceva anche quello di questa donna.
1Cor 10:13 … ora Iddio è fedele e non permetterà che siate tentati al di là delle vostre forze;
E anche dopo le richieste dei discepoli arriva un’altra frase profondamente dura che potrebbe mettere terribilmente fine al grido di questa donna:
v.24 Ma egli rispose: Io non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa d’Israele.
Ma lei non si arrende v.25 Ella però venne e gli si prostrò dinanzi, dicendo: Signore, aiutami!
Ed ancora un’altra affermazione che mette un ulteriore peso sul suo cuore:
26 Ma egli rispose: Non è bene prendere il pan dei figliuoli per buttarlo ai cagnolini.
La Bibbia non ci dice quali pensieri e cosa il suo cuore stesse realizzando, io stesso se provo a immedesimarmi in questa donna non so cosa avrei pensato e fatto.
Ma la Sua Parola ci fa vedere in modo “ vivente ” che quello che lei dice e quello che avviene quando ci si pone con vera fede .
Cos’è che porta questa donna a restare lì e a continuare a gridare?
Potremmo affermare che è l’amore per sua figlia insieme al fatto che Gesù fosse la sua unica speranza…
Invece no, qui vi è qualcosa di più, LEI AVEVA PIENA E PROFONDA CONSAPEVOLEZZA DI CHI È DIO.
Lo troviamo nella sua risposta:
27 Ma ella disse: Dici bene, Signore; eppure anche i cagnolini mangiano delle briciole che cadono dalla tavola dei lor padroni.
Che affermazione c’è qui!
- Riconosce che chi è davanti a lei non è un uomo qualunque ma lo chiama Signore e lo troviamo anche quando si presenta a Lui (v.22), lì lo chiama anche figlio di Davide, così come viene definito nelle profezie della Scrittura cioè che il Messia sarebbe venuto dalla discendenza di Davide Matteo 22:41.
- Riconosce che davanti a lei vi è Colui che può ogni cosa, sa che c’è l’Onnipotente e con questa consapevolezza afferma:
anche i cagnolini mangiano dei minuzzoli.
Sa che le “briciole” chi li sta davanti bastano in maniera abbondante per ottenere risposta alla sua preghiera .
Ecco il granello di senapa: ora lo vediamo pienamente vissuto.
Lei non ha bisogno di toccarlo, il “poco” (briciole) che procedeva da Dio sarebbe stato il molto per lei.
E davanti a tutto questo si manifesta l’immenso Amore di Gesù, fino a quel momento tenuto celato; Egli ha ottenuto quanto voleva.
28 Allora Gesù le disse: O donna, grande è la tua fede; ti sia fatto come vuoi. E da quell’ora la sua figliuola fu guarita.
Gesù non lo fece per la donna: Egli conosceva già la sua fede, ma come abbiamo detto prima lo ha fatto per quanti erano presenti e per noi, perché potessimo vedere che la Sua Parola e le Sue promesse, se abbiamo fede, diventano realtà.
QUESTO È AVVENUTO AFFINCHÉ L’UOMO IMPARASSE CHE LA VERA FEDE TROVA VERE RISPOSTE.
Questo passo è la testimonianza vivente che:
- Luca 18:7,8 “E Dio non farà egli giustizia ai suoi eletti che giorno e notte gridano a lui, e sarà egli tardo per loro? 8 Io vi dico che farà loro prontamente giustizia. Ma quando il Figliuol dell’uomo verrà, troverà egli la fede sulla terra?”
- Luca 17:6 E il Signore disse: Se aveste fede quant’è un granel di senapa, potreste dire a questo moro: Sradicati e trapiantati nel mare, e vi ubbidirebbe.
- Questa donna non si è creata il problema di uscire allo scoperto (venne fuori e si mise a gridare); non c’è data certezza se “venne fuori” si riferisca alla casa o al paese, ma di certo sappiamo che appena ha saputo che lì c’era Gesù ella si precipitò a Lui e la Sua Parola ci dice che gridava.
- Questa donna avendo profonda consapevolezza di chi avesse davanti, non si fece scoraggiare dalle parole dure di Gesù ma fece così come la Sua Parola ci insegna “E Dio non farà egli giustizia ai suoi eletti che giorno e notte GRIDANO a lui”
- Lei sapeva che anche le “briciole” che procedono da Dio, sono copiosamente sufficienti per la risposta al bisogno di ogni cuore (granello di senapa.)
Davanti a qualunque prova ci possiamo trovare, davanti a un apparente disinteresse di Dio verso il nostro grido, ricordiamoci di questo meraviglioso ESEMPIO ed INSEGNAMENTO.
Dio NON È MAI DISTRATTO, NON SI DISINTERESSA MAI: è proprio in quel momento che STA OPERANDO IN UN MODO IMMENSO e MERAVIGLIOSO.