IRAN: SCARCERATO UN RESPONSABILE DI CHIESA

IRAN: SCARCERATO UN RESPONSABILE DI CHIESA

NELLA FOTO: Abdolreza Ali-Haghnejad – ©Article18

Un responsabile di chiesa iraniano di 51 anni, Abdolreza Ali-Haghnejad, noto come Matthias, è stato rilasciato a metà dicembre dopo essere entrato e uscito di prigione diverse volte dal suo primo arresto nel 2006, avvenuto a causa delle sue “convinzioni e pratiche religiose”.

Come pubblicato da Article18, Matthias stava scontando una condanna a sei anni per “propagazione del cristianesimo” dal gennaio 2022, quando la sua assoluzione del 2014 era stata annullata solo due settimane dopo il suo rilascio da un’altra condanna a cinque anni per accuse simili.

Si trovava ora a scontare la sua pena nella prigione di Minab, nell’estremo sud dell’Iran, a 1.000 miglia di distanza da sua moglie e sua figlia.

Nel gennaio 2024, a Matthias era stato dato il permesso di visitare la sua famiglia mensilmente per il resto della sua pena, ma ad aprile, durante i primi giorni della sua visita a casa, una chiamata inaspettata gli ha ordinato di tornare in prigione, dove è stato informato che la sua cosiddetta “condanna aperta” non era più valida per lui.

Il caso di Matthias dimostra come la pressione sui cristiani iraniani possa andare avanti per anni dopo il loro primo arresto e persino, come nel suo caso, dopo due assoluzioni.

Se da un lato Matthias festeggia il suo ultimo rilascio, dall’altro sa che un altro caso giudiziario pende su di lui – così come su sua moglie, sua figlia e altri nove membri della chiesa – dopo il loro arresto durante un incontro a dicembre 2022, mentre Matthias era a casa per un breve permesso concessogli dal carcere.

L’Iran si trova alla posizione numero 9 della World Watch List di Porte Aperte. In questo paese, chiunque venga scoperto membro di una chiesa domestica può essere accusato di crimini contro la sicurezza nazionale; tale accusa può condurre a lunghe detenzioni. Chi viene arrestato può subire torture e abusi durante la prigionia, mentre alcuni cristiani una volta rilasciati vengono monitorati: essi sanno che un secondo arresto si tramuterebbe in una condanna con pene ancora più pesanti.


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