
PERCHÉ’ PRENDERE IL GIOGO DI CRISTO?
(Parte2-9)
Matteo 11: 28-30
28 Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, e io vi darò riposo. 29 Prendete su voi il mio giogo ed imparate da me, perch’io son mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; 30 poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero.
L’amore di Dio si esprime nella Sua Parola in svariati modi, spesso anche in modi che ci sembrano duri.
Infatti se leggiamo i versi che precedono quelli citati ritroviamo una serie di rimproveri (versetti dal 20 al 24).
Ma tutto quello che il Maestro dice ha un solo fine: il benessere della nostra anima e della nostra vita.
Al versetto 28 Egli fa un meraviglioso invito, che si rinnova ancora oggi: il cuore di Dio che scruta ogni aspetto della nostra vita, che conosce ogni pensiero e atto di noi stessi, non può che non dire alla Sua creatura e ancor più hai suoi figli…
Non sei solo/a, non sei dimenticato/a, non sei abbandonato/a, non sei sconosciuto/a….
Io ti conosco, Io so, Io vedo, Io sono qui.
Ecco cosa c’è nelle parole del versetto 28, più di un invito, più di un appello …. C’è il grido di un Padre CHE NON PUÒ RESTARE INDIFFERENTE.
E poi al versetto 29 troviamo delle parole spesso lette e ascoltate con troppa superficialità.
Intanto che cosa è un giogo?
Definizione di giogo: Il giogo è un dispositivo, concepito fin dall’antichità per la trazione animale, che, applicato alla parte anteriore del corpo di uno o più animali da tiro, NE PERMETTE LA SOTTOMISSIONE, l’attacco di una macchina e LA MANOVRA DA PARTE DI UN OPERATORE, posizionato posteriormente o a lato, è inoltre un SIMBOLO DI SOTTOMISSIONE.