PORTE APERTE “ALGERIA: CHIUDE LA PIÙ GRANDE CHIESA DEL PAESE!”
NELLA FOTO: Riunione di una chiesa in Algeria – Non specifichiamo il luogo viste le pressioni e tensioni in corso.
I cristiani algerini stanno affrontando una sfida notevole alla loro libertà di fede, già compromessa dalle svariate discriminazioni a cui sono sottoposti. Negli ultimi mesi, infatti, stiamo assistendo a una serie di chiusure di chiese principalmente per mano delle amministrazioni locali, che destabilizzano la vita cristiana in Algeria.
La settimana scorsa (venerdì), la più grande chiesa protestante in Algeria, la chiesa di Tizi-Ouzou ha ricevuto una notifica del governo locale per la quale la chiesa dovrà essere chiusa da mercoledì 16 ottobre 2019 (domani) in poi. Oggi ci sarà un’ultima riunione nella grande chiesa di Tizi Ouzou e il pastore informerà i membri di chiesa sulla chiusura.
Oggi abbiamo ricevuto la triste notizia che altre 2 chiese saranno chiuse: una chiesa a Makouda e una chiesa delle Assemblee di Dio a Tizi Ouzou.
La settimana scorsa un gruppo di cristiani ha protestato per le strade di Bejaia contro la chiusura delle chiesa. La Chiesa Protestante dell’Algeria (L’Église Protestante d’Algérie, EPA) ha rilasciato una dichiarazione in vista di queste proteste, per “informare l’opinione pubblica”, per permettere la “rimozione dei sigilli nei luoghi di culto”, per fermare “l’intimidazione contro le sue comunità e i suoi membri” e per chiedere l’abrogazione della “legge liberticida del 2006”.
Solo nel governatorato di Bejaia le autorità hanno recentemente chiuso 5 chiese. “Questi luoghi di culto, rispettivamente ad Aït Melikèche (Tazmalt), Akbou, Ighram, Riquet e Ighzer Amokrane, sono stati chiusi arbitrariamente dalle autorità locali per più di un anno” afferma l’EPA, informando tra l’altro di aver “esaurito tutte le vie amministrative possibili” per far valere i propri diritti, ma senza alcun risultato. “Le porte del dialogo sono state purtroppo chiuse dalle autorità”.
16 ottobre 2019
Immagini dell’intervento della polizia che appone sigilli di chiusura alla chiesa cristiana evangelica di Tizi Ouzou e usa la forza, malmenando il pastore della comunità.