SANTIFICAZIONE

SANTIFICAZIONE

(1 Parte)

Leggere Ebrei 12:4-17 

 

Voglio iniziare a parlarvi di muri, si quelli del peccato che spesso convivono nella nostra vita.

Viviamo e conviviamo con questi muri (peccato) per così tanto tempo che arriviamo al punto di non vederli più, li accettiamo come parte del nostro essere anche spirituale.

Oggi Dio ci vuole dire “Io ti amo, sono qui, soffro e sono preoccupato per te.

Lascia che io possa prendermi cura di te, non ti preoccupare della mia riprensione, ma in essa gioisci, perché è il mio amore che mi costringe a formarti.”

Si, è questo il senso dei versetti 5 e 6, la versione Luzzi alla fine del versetto 6 dice che flagella ogni figliuolo ch’Egli gradisce.

Egli ci gradisce, prova palpitante amore, e per tanto Egli si preoccupa della crescita dei Suoi figli.

7 a scopo di disciplina che avete a sopportar queste cose. Iddio vi tratta come figliuoli; poiché qual è il figliuolo che il padre non corregga? 8 Che se siete senza quella disciplina della quale tutti hanno avuto la loro parte, siete dunque bastardi, e non figliuoli.

Vorrei soffermarmi un sul versetto 7 “a scopo di disciplina”: ora qui Dio ci chiama a una disciplina formativa, Egli chiama i Suoi figli per essere forgiati, modellati, preparati dalla diretta Sua mano. C’è un amore meraviglioso in queste parole “poiché qual è il figliuolo che il padre non corregga?

Abbiamo detto che è una disciplina formativa; Dio ha per ognuno di noi un piano, un disegno, e noi per entrare in esso, per poterlo adempierlo, dobbiamo permettere a Lui di formaci.

Ma questo non riesce ad avvenire perché non solo noi “4 Voi non avete ancora resistito fino al sangue, lottando contro il peccato;” ma come abbiamo detto abbiamo fatto si che nascesse una lunga coesistenza con esso (peccato).

Ma Dio ci dice che se non abbiamo la Sua disciplina, la Sua formazione siamo dei “bastardi” non siamo Suoi figli.

9 Inoltre, abbiamo avuto per correttori i padri della nostra carne, eppur li abbiamo riveriti; non ci sottoporremo noi molto più al Padre degli spiriti per aver vita?

10 Quelli, infatti, per pochi giorni, come pareva loro, ci correggevano; ma Egli lo fa per l’utile nostro, affinché siamo partecipi della sua santità.

È nel Suo volere rispettare e riverire i nostri genitori, eppure spesso non riusciamo a sottoporci a Lui che è il nostro Padre degli spiriti per aver vita.

Qui Egli afferma qualcosa di grande se diamo il giusto rispetto hai nostri genitori che ci educano (eppure il loro insegnamento, la loro formazione, e per un tempo limitato a una vita terrena, e anche loro essendo uomini anche in questo possono sbagliare infatti dice “come pareva loro”) come mai non riusciamo ad ascoltare la Sua voce? Dio ci parla e ci riparla e spesso le nostre condizioni non mutano.

11 Or ogni disciplina sembra, è vero, per il presente non esser causa d’allegrezza, ma di tristezza; però rende poi un pacifico frutto di giustizia a quelli che sono stati per essa esercitati. 12 Perciò, rinfrancate le mani cadenti e le ginocchia vacillanti; 13 e fate de’ sentieri diritti per i vostri passi, affinché quel che è zoppo non esca fuor di strada, ma sia piuttosto guarito.

Cari in Cristo è vero la disciplina, la formazione di Dio come ogni disciplina e formazione nel suo svolgimento ci sembra dura e causa di sofferenza e tristezza, ma quando essa giunge al suo obbiettivo quanta gioia, quanta soddisfazione dà.

Un atleta soffre nel suo allenamento ma quando esso lo porta a vincere la sofferenza viene dimenticata, anzi si programma un nuovo allenamento per la prossima gara.

Un soldato nel suo addestramento quanta fatica applica, quanta sofferenza subisce il suo corpo, ma quando si trova in guerra egli vede che la sua formazione salva la sua vita e quella di altri.

Dio ci chiama a una formazione perché alla Sua chiamata Egli ci trovi pronti.

Dio vuole formare perché quando Egli chiama ci sia una risposta pronta, di una vita preparata in ogni suo aspetto.

(2 Parte)

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