SANTIFICAZIONE

SANTIFICAZIONE

(2 Parte)

Leggere Ebrei 12:4-17

Fratelli riprendiamo forza in Dio, riappropriamoci delle Sue benedizioni, riappropriamoci della Sua realtà e potenza, Dio non vuole più vedere vite che sono “zoppe” ma vite che nella Sua formazione, nella Sua riprensione trovino guarigione.

Dio sta da parecchio tempo richiamando la Sua chiesa a una ricostituzione del suo ruolo, chiama i conduttori, chiama il Suo gregge, chiama la Sua sposa.

Chi contrasterà il “mondo”? Se non la Sua chiesa? Dio ci ha ricordato che spesso non c’è distinzione tra i figli della luce e i figli delle tenebre.

14 Procacciate pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore; 15 badando bene che nessuno resti privo della grazia di Dio; che nessuna radice velenosa venga fuori a darvi molestia sì che molti di voi restino infetti; 16 che nessuno sia fornicatore, o profano, come Esaù che per una sola pietanza vendette la sua primogenitura. 17 Poiché voi sapete che anche quando più tardi volle eredare la benedizione fu respinto, perché non trovò luogo a pentimento, sebbene la richiedesse con lagrime.

E qui troviamo la conclusione di quanto Dio oggi ci dichiara, senza santificazione non possiamo vedere Dio.

Dio chiede di cercare la Sua Pace con tutti e una santificazione prima personale per costituire insieme uniti la Sua chiesa santa, e nessuno resti indietro, nessuno ne resti privo.

Il Signore ci esorta a essere sentinelle di preghiera, dove se Dio ci fa vedere qualcuno più debole, che non vive nella pienezza di Dio, nella Santificazione preghi, preghi, preghi.

Spesso si fanno molte parole, ma è la preghiera che cambia i cuori, le situazioni, e nella preghiera che si ristabilisce il rapporto con Dio.

Comprendetemi si può parlare con chi è nella difficoltà, ma spesso sono spese molte parole che vanno oltre quello per cui si deve arrivare, e si prega molto poco.

Egli vuole che pieghiamo le nostre ginocchia e spediamo del tempo alla Sua presenza e lottiamo per il nostro fratello o sorella nella preghiera.

Vorrei rileggere il versetto 5 e avete dimenticato l’esortazione rivolta a voi come a figli.

 

Stiamo attenti perché spesso dimentichiamo le tante esortazioni che Dio ci fa, spesso viviamo con una finta condizione di amore, dimentichiamo che Dio vede i cuori, Egli mi ha fatto vedere la condizione della Sua chiesa e vi posso dire che il mio cuore ne è rimasto profondamente addolorato, anche qui da troppo tempo Dio parla di togliere le radici velenose che sono molto infette, eppure essere persistono e si espandono.

Togliamo le antipatie che stanno vivendo da troppo tempo nei nostri cuori, viviamo con vite piene di “spigoli” che sono peggio di detonatori che bastano poco per innescare reazioni e sentimenti che non sono stati suscitati da Dio e che hanno portato a situazioni e animi lontani dal cuore di Dio, non può bastare un abbraccio e dire che ci amiamo, perché non è vero e quando lo dichiariamo spesso mentiamo, ma necessita che lottiamo affinché sia Dio a estirpare quanto non gli appartiene.

Dio e nostro Padre un Padre eterno che ci ama prendiamo il Suo amore, e la sua correzione che ci formi, ci formi per la nostra santificazione, per la Sua opera e per la nostra vita eterna; ci formi perché al momento giusto possiamo essere trovati pronti alla Suo piano per la nostra vita.

Prendiamo oggi l’invito di Cristo che è ancora esteso alle nostre vite, perché ci sarà un momento che anche se lo vorremo non sarà possibile.

Vi lascio con il versetto con cui abbiamo iniziato:

6 perché il Signore corregge colui ch’Egli ama, e flagella ogni figliuolo ch’Egli gradisce.

(1 Parte)

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