SIRIA: CONTINUANO I LAVORI POST-TERREMOTO, PARLA UN INGEGNERE LOCALE
NELLA FOTO: Mousa, partner locale di Porte Aperte in Siria
La discriminazione e l’oppressione, unite al declino economico, stanno portando i cristiani del Medio Oriente, soprattutto i più giovani, a un’inesorabile perdita della speranza.
In Siria, come anche in Iraq, i cristiani stanno lottando per riprendersi da anni di guerra, dalle conseguenze della pandemia e dai continui tentativi da parte dell’estremismo islamico di distruggere la Chiesa.
Milioni di persone sono sfollate e molti giovani, non vedendo un futuro, sono fuggiti dal Paese. La maggior parte di coloro che sono rimasti non ha scelta: restano perché le frontiere sono chiuse, perché non hanno soldi per mettersi in viaggio o perché hanno delle responsabilità nei confronti dei genitori.
A tutto questo si aggiungono le conseguenze del devastante terremoto che il 6 febbraio 2023 ha colpito la regione, in modo particolare le città di Aleppo e Latakia.
Proprio lì, Mousa Sankari (nella foto), ingegnere locale e partner di Porte Aperte, in collaborazione con diverse chiese siriane, ha formato delle squadre di operai specializzati e valutato i danni a oltre 600 appartamenti di cristiani, coordinando i lavori di ristrutturazione. Fino a questo momento, solo sotto la sua supervisione, sono state riabilitate 464 abitazioni (su oltre 2.000 interventi di ristrutturazione completati).
“Sono Mousa, responsabile del team di ingegneri impegnato nella ristrutturazione di più di 600 case a Latakia. Siamo riconoscenti a Dio e ai donatori che ci stanno sostenendo nei lavori. Grazie a voi stiamo riuscendo a restituire speranza alle persone. Siamo stati così felici di vedere le famiglie di nuovo sorridenti. Ringraziamo il Signore per averci permesso di essere uno strumento di aiuto per le persone in difficoltà”.
L’attuale lavoro di ristrutturazione e riabilitazione delle case danneggiate dal terremoto si aggiunge a una serie di progetti che Porte Aperte porta avanti da anni in Medio Oriente, supportando i cristiani nelle situazioni di emergenza e programmando attività di sviluppo a lungo termine per ridonare speranza.
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Scegli di sostenere i Centri di Speranza. Sono i punti nevralgici da cui partono i nostri aiuti maggiori in Medio Oriente: ricevono sfollati, distribuiscono alimenti, coperte, vestiti, aiuti di prima necessità e supportano in preghiera.
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Causale: Preparazione alla persecuzione
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