VITE SOTTOSOPRA

VITE SOTTOSOPRA

1 Re 18-17-39

17 E, non appena Achab (re di Israele 1 Re 16:29 n.d.r.) vide Elia, gli disse: ‘Sei tu colui che mette sossopra Israele?’ 18 Elia rispose: ‘Non io metto sossopra Israele, ma tu e la casa di tuo padre, perché avete abbandonati i comandamenti dell’Eterno, e tu sei andato dietro ai Baali. 19 Manda ora a far radunare tutto Israele presso di me sul monte Carmel, insieme ai quattrocentocinquanta profeti di Baal ed ai quattrocento profeti d’Astarte che mangiano alla mensa di Izebel’. 20 E Achab mandò a chiamare tutti i figliuoli d’Israele, e radunò que’ profeti sul monte Carmel. 21 Allora Elia s’accostò a tutto il popolo, e disse: ‘Fino a quando zoppicherete voi dai due lati? Se l’Eterno è Dio, seguitelo; se poi lo è Baal, seguite lui’. Il popolo non gli rispose verbo. 22 Allora Elia disse al popolo: ‘SON RIMASTO IO SOLO DEI PROFETI DELL’ETERNO, mentre i profeti di Baal sono in quattrocentocinquanta. 23 Ci siano dunque dati due giovenchi; quelli ne scelgano uno per loro, lo facciano a pezzi e lo mettano sulle legna, senz’appiccarvi il fuoco; io pure preparerò l’altro giovenco, lo metterò sulle legna, e non v’appiccherò il fuoco. 24 Quindi invocate voi il nome del vostro dio, e io invocherò il nome dell’Eterno; e il dio che risponderà mediante il fuoco, egli sia Dio’. Tutto il popolo rispose e disse: ‘Ben detto!’ 25 Allora Elia disse ai profeti di Baal: ‘Sceglietevi uno de’ giovenchi; preparatelo i primi, giacché siete i più numerosi; e invocate il vostro dio, ma non appiccate il fuoco’. 26 E quelli presero il giovenco che fu dato loro, e lo prepararono; poi invocarono il nome di Baal dalla mattina fino al mezzodì, dicendo: ‘O Baal, rispondici!’ Ma non s’udì né voce né risposta; e saltavano intorno all’altare che avevano fatto. 27 A mezzogiorno, Elia cominciò a beffarsi di loro, e a dire: ‘Gridate forte; poich’egli è dio, ma sta meditando, o è andato in disparte, o è in viaggio; fors’anche dorme, e si risveglierà’. 28 E quelli si misero a gridare a gran voce, e a farsi delle incisioni addosso, secondo il loro costume, con delle spade e delle picche, finché grondavano sangue. 29 E passato che fu il mezzogiorno, quelli profetarono fino all’ora in cui si offriva l’oblazione, senza che s’udisse voce o risposta o ci fosse chi desse loro retta. 30 Allora Elia disse a tutto il popolo: ‘Accostatevi a me!’ E tutto il popolo s’accostò a lui; ed Elia restaurò l’altare dell’Eterno ch’era stato demolito. 31 Poi prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù de’ figliuoli di Giacobbe, al quale l’Eterno aveva detto: ‘Il tuo nome sarà Israele’. 32 E con quelle pietre edificò un altare al nome dell’Eterno, e fece intorno all’altare un fosso, della capacità di due misure di grano. 33 Poi vi accomodò le legna, fece a pezzi il giovenco, e lo pose sopra le legna. 34 E disse: ‘Empite quattro vasi d’acqua, e versatela sull’olocausto e sulle legna’. Di nuovo disse: ‘Fatelo una seconda volta’. E quelli lo fecero una seconda volta. E disse ancora: ‘Fatelo per la terza volta’. E quelli lo fecero per la terza volta. 35 L’acqua correva attorno all’altare, ed egli empì d’acqua anche il fosso. 36 E sull’ora in cui si offriva l’oblazione, il profeta Elia si avvicinò e disse: ‘O Eterno, Dio d’Abrahamo, d’Isacco e d’Israele, fa’ che oggi si conosca che tu sei Dio in Israele, che io sono tuo servo, e che ho fatte tutte queste cose per ordine tuo. 37 Rispondimi, o Eterno, rispondimi, affinché questo popolo riconosca che tu, o Eterno, sei Dio, e che tu sei quegli che converte il cuor loro!’ 38 Allora cadde il fuoco dell’Eterno, e consumò l’olocausto, le legna, le pietre e la polvere, e prosciugò l’acqua ch’era nel fosso. 39 Tutto il popolo, veduto ciò, si gettò con la faccia a terra, e disse: ‘L’Eterno è Dio! L’Eterno è Dio!’

Dio ci ha chiamati a vivere in modo tale da essere l’attestazione di quello che Lui è.

Ci ha dato dei privilegi, ma anche delle responsabilità:

  • PRIVILEGIO di essere suoi figli
  • RESPONSABILITÀ di testimoniare di Lui.

Nel brano che abbiamo letto c’è una domanda profondamente importante che Achab fa ad Elia v.17 … Sei tu colui che mette sottosopra Israele?’

Questa è la natura dell’uomo: deresponsabilizzarsi e rimettere ad altri le proprie responsabilità Genesi 3:12,13:

  • 12 L’uomo rispose: ‘La donna che tu m’hai messa accanto, è lei che m’ha dato del frutto dell’albero, e io n’ho mangiato’. 13 E l’Eterno Iddio disse alla donna: ‘Perché hai fatto questo?’ E la donna rispose: ‘Il serpente mi ha sedotta, ed io ne ho mangiato’.

Questo è uno dei primi motivi che, come ci insegna la Sua Parola sin dall’inizio della creazione, è stato causa di separazione tra Dio e l’uomo.

Al versetto 18, invece, leggiamo la risposta che giunge da chi non è separato da Dio, ma anzi dipende da Lui in ogni cosa.

18 Elia rispose: ‘Non io metto sottosopra Israele, ma tu e la casa di tuo padre, perché AVETE ABBANDONATI I COMANDAMENTI DELL’ETERNO, e tu sei andato DIETRO ai Baali.

Questa affermazione è fastidiosa e irritante all’uomo che non ha fatto l’esperienza di una vera rinascita e non vive unito a Dio.

Esso continuerà a cercare in ogni modo di deresponsabilizzare sé stesso e colpevolizzare sempre qualcuno o qualcosa.

E dopo questa forte affermazione chiede che tutti i profeti, 450 di Baal e 400 di Astarte, si radunino insieme al popolo di Israele sul monte Carmel (versetti 19,20).

Ricordiamo che Elia si sta rivolgendo non a un uomo qualunque ma al Re, consapevole che chi lo sta mandando è Dio, e da Lui prende forza.

21 Allora Elia s’accostò a tutto il popolo, e disse: ‘Fino a quando zoppicherete voi dai due lati? Se l’Eterno è Dio, seguitelo; se poi lo è Baal, seguite lui. Il popolo non gli rispose verbo.

Qui Elia non si rivolge più al Re, non considera neppure i profeti, lui ignora totalmente queste figure, ma si rivolge al popolo ponendolo davanti alla sua condizione.

La Sua Parola ci dice che era un popolo che amava vivere con i piedi in strade contrapposte. “Fino a quando zoppicherete voi dai due lati?

Cercava di far coesistere la volontà di Dio con quella degli dei pagani, un popolo che stava ingannando sé stesso e che, a causa di questo, non realizzava più la benedizione di Dio ma stava vivendo nella carestia.

Elia chiede al popolo di prendere una decisione chiara, priva di impossibili compromessi:

  • Se l’Eterno è Dio, seguitelo; se poi lo è Baal, seguite lui.

C’è un’espressione che deve far tremare la nostra anima e far piegare il nostro cuore ed è:

  • Il popolo non gli rispose verbo.

Il popolo resta impassibile, forse convinto che non prendendo posizione possa, davanti a Dio, trovare una qualche giustificazione, e comunque non voleva nemmeno esporsi davanti al re se per la fine della giornata non fosse successo nulla.

Qui ci viene descritto un popolo che aveva perso qualunque UNIONE CON DIO da molto tempo.

Spesso anche noi restiamo impassibili davanti alla Sua Parola, magari proprio quando Essa ci mostra che la strada che stiamo percorrendo non è quella di Dio, e pensiamo anche noi che un giorno questo atteggiamento ci potrà giustificare.

Ma Elia non apparteneva alla massa, la sua vita non si era conformata con la maggioranza…:

  • 22 Allora Elia disse al popolo: ‘Son rimasto io solo dei profeti dell’Eterno, mentre i profeti di Baal sono in quattrocentocinquanta.

Lui vive in piena unione con Dio, sa che non si trova lì per volontà sua, non sta facendo nulla di testa sua, non vi sono parole o pensieri che procedono dal suo cuore e dalla sua mente, lui è lì come strumento nelle mani di Dio.

Subito dopo chiede che sia predisposto tutto per il sacrificio e lascia che i profeti di Baal preparino per primi ogni cosa e, se abbiamo letto, sappiamo cosa accade: arrivano perfino a farsi delle incisioni durante il loro profetizzare ma Baal non risponde e non accade nulla.

Elia è stanco e, dopo essersi preso burla dei profeti, chiama il popolo e lo fa accostare attorno a lui e immediatamente:

  • 30 restaura l’altare dell’Eterno ch’era stato demolito (Ripristina la volontà di Dio)
  • 31,32 Prende 12 pietre secondo il numero delle tribù e con quelle edifica l’altare
    • È importante notare che Elia non ne prende 11 ma ben 12, considerando anche la tribù di Giuda. Dio ama il Suo popolo nella sua interezza, il Suo popolo agli occhi di Dio è uno e unito.
  • 32 fa un fosso intorno all’altare capace di contenere 23 litri d’acqua
  • 34,35 fa versare tanta acqua sull’olocausto e sulla legna da riempire anche il fosso.
  • 36 e all’ora dell’olocausto (vedi Esodo 29:38-41; Numeri 28:3-8) Elia invoca Dio.

Dio risponde al suo servo, perché egli non ha messo nulla di suo, non ha preso iniziative secondo il suo pensiero, ma si è limitato e fare quanto Dio gli diceva.

La presenza di Dio scende su l’olocausto che viene consumato interamente, perfino le pietre.

E il popolo come reagisce?

  1. 39 Tutto il popolo, veduto ciò, si gettò con la faccia a terra, e disse: ‘L’Eterno è Dio! L’Eterno è Dio!’

Aveva bisogno vedere questo ulteriore segno? Aveva la legge, le testimonianze… ma purtroppo aveva rimosso tutto, ha “costretto Dio” a mandare carestia e siccità e ha “ferito il cuore di Dio”.

Caro in Cristo, spesso veniamo così avvolti dal quello che ci circonda che permettiamo che ci venga rubata quella unione preziosa tanto amata e desiderata da Gesù (Giovanni 17), comprata con il Suo sacrificio.

Non riusciamo più a sentire la Sua voce; pur leggendo la Sua Parola, Essa non fa breccia nelle nostre vite e non trova in noi quella abnegazione che Dio ci chiede.

Cerchiamo anche noi di far coesistere insieme realtà che MAI potranno farlo, ingannando noi stessi.

Ciò ci impedisce di ricevere la Sua benedizione, e di conseguenza impediamo che altri vedano Dio attraverso di noi.

Come abbiamo iniziato così concludiamo.

Abbiamo ricevuto da Dio dei privilegi ma anche delle responsabilità:

  • PRIVILEGIO di essere Suoi figli
  • RESPONSABILITÀ di testimoniare di Lui.

La Sua benedizione non è solo per noi ma deve divenire un’attestazione di chi Lui è e di cosa può fare a quanti Dio ci pone sulla nostra strada.

A noi è stato dato l’onore e la responsabilità di essere l’estensione del Suo braccio.

2Cor 5:20 Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: Siate riconciliati con Dio.

Atti 10:42 Ed egli ci ha comandato di predicare al popolo e di testimoniare ch’egli è quello che da Dio è stato costituito Giudice dei vivi e dei morti.

Atti 10:44 Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo cadde su tutti coloro che udivano la Parola.

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